Domenica 29 aprile; Cicloescursione della Val Seriana
"Non tutto il male vien per nuocere". Il giorno prima, sabato, faceva caldo come a giugno; il mattino seguente il cielo era coperto e le previsioni non erano incoraggianti. Siamo partiti (una trentina di irriducibili), sperando.... Usciti dall'autostrada a Bergamo ed imboccata la seconda direzione della rotonda per la Val Seriana in poco tempo eravamo a Nembro nel parcheggio che avevamo già visionato. Dall'alto nessun segno. Fatte le dovute raccomandazioni' ci siamo diretti verso la meta. Il primo tratto di strada affianca, prima una roggia, poi la ferrovia; usciti dal paese ed immessi sulla strada bianca, ci ha fatto compagnia il fiume. La pista era alquanto frequentata nonostante l'incertezza del tempo. Diversi pescatori, nell'acqua saltellante, tentavano la fortuna. Un ponte a destra, un bivio a sinistra, un sottopasso per la tangenziale, sempre accompagnati dal corso d'acqua abbiamo pedalato tranquilli scambiandoci le impressioni sul percorso. Dopo Gazzanica le prime gocce si son fatte sentire. Ricompattato il gruppo ed indossata la mantellina, abbiamo proseguito fino ad un parco poco lontano, dove era prevista la prima sosta. Pioveva; ci simo rifugiati nel piccolo bar e sotto i tendoni della struttura. Non so che faccia abbia fatto il gestore nel vedere tutta quella gente in un solo colpo. Dopo esserci rifocillati con bevande calde e constatato che era inutile continuare, a malincuore ci siamo diretti verso le macchine promettendoci di ritornare perchè il percorso, seppur dimezzato, era piaciuto. Il cielo ha fatto le sue bizze e noi abbiamo fatto le nostre. Rimesse le biciclette sui mezzi, ci siamo dati appuntamento presso la sede CAI dove abbiamo consumato il nostro pranzo e anche qualcosa di più (molto di più). Le facce dei commensali non si possono spiegare per iscritto. Di sicuro abbiamo trascorso una giornata speciale e l'ambiente CAI è anche questo. Ringrazio i partecipanti per la "fatica" in bicicletta e a tavola; un grazie a chi ha messo a disposizione il trasporto bici ed un elogio ad Angiolina che ci ha fatto trovare "tavola pronta". Speriamo che la prossima pedalata sia più "sudata". Ulrico