club Alpino Italiano - Sezione di Rovato
Regolamento delle escursioni sociali guidate
(Approvato dall’Assemblea Ordinaria dei Soci del 15/12/2023)
Art.1 - Programmazione, organizzazione e approvazione programma annuale delle
escursioni guidate.
La Sezione di Rovato del Club Alpino Italiano, promuove annualmente un programma di
escursioni guidate.
Il Consiglio Direttivo provvede all’organizzazione, direzione e gestione di tali attività, e lo
realizza secondo quanto disposto nel presente Regolamento, in conformità allo Statuto
Sezionale e gli indirizzi del Consiglio Direttivo stesso.
Il Consiglio Direttivo redige il programma sulla base delle proposte dei Consiglieri e
eventuali richieste dei Soci della Sezione, compatibilmente con le risorse umane
disponibili. Tale programma viene sottoposto alla ratifica dell’Assemblea Ordinaria dei
Soci.
Dopo la ratifica dell’Assemblea, il programma viene portato a conoscenza di tutti i Soci
attraverso affissione nella bacheca di Sezione, pubblicazione su sito Web e attraverso
newsletter.
Art. 2 - Direzione delle escursioni.
Ogni escursione è disciplinata da un Direttore di Escursione, che è il socio che ne cura
l’organizzazione, ne assume la conduzione del gruppo e ne cura il corretto svolgimento.
Qualora il numero dei partecipanti dovesse risultare rilevante o, nel caso in cui si debbano
organizzare più comitive con itinerari diversi più o meno impegnativi, il C.D. può decidere
di affiancare al Direttore di Escursione uno o più Vice Direttori.
In considerazione della natura associativa del CAI, gli organizzatori, i direttori e i vice
direttori non si assumono alcuna responsabilità per ogni e qualsiasi conseguenza
derivante da incidenti o danni che potrebbero verificarsi a persone o cose, in quanto ogni
partecipante deve assumersi la responsabilità della propria incolumità e di quella di
eventuali Soci/Non Soci o minori da lui medesimo presentati e per i quali ha ottenuto dal
Direttore, il preventivo assenso a partecipare.
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Art. 3 - Facoltà del Direttore di Escursione.
Il Direttore ha facoltà insindacabile di:
• Stabilire il numero massimo dei partecipanti, da definire in fase di programmazione;
• Modificare gli itinerari, gli orari, e adottare tutte le opportune iniziative e decisioni che si
rendessero necessarie per il buon esito della gita;
• Escludere i partecipanti che non dovessero essere ritenuti idonei o insufficientemente
equipaggiati;
• Richiedere ai partecipanti, anche di altre Sezioni CAI o associazioni aderenti (Es. AVS,
SAT ecc.), l’esibizione della tessera associativa per il controllo dell’avvenuta
regolarizzazione del rinnovo annuale ai fini della copertura assicurativa.
Art. 4 - Preparazione delle escursioni.
Il Direttore di Escursione, con congruo anticipo rispetto alla data di svolgimento
dell’escursione, dovrà predisporre una locandina contenente il programma dettagliato
dell’escursione al fine di renderla nota ai soci. In particolare la locandina (ove possibile)
dovrà contenere le seguenti informazioni:
• Data/e di effettuazione
• Luogo e data di ritrovo e partenza
• Modalità di trasporto
• Destinazione
• Tipo di escursione
• Durata (uno o più giorni)
• Difficoltà tecnica
• Difficoltà fisico/atletica (tempi di percorrenza, dislivello, lunghezza ecc.)
• Descrizione il più dettagliata possibile dell’itinerario
• Preparazione fisica e tecnica richiesta
• Abbigliamento e attrezzatura necessaria
• Disponibilità di Quota di partecipazione per Soci e Non Soci con modalità di
pagamento
• Nominativo del Direttore di Escursione e eventuali collaboratori e loro recapito
telefonico e/o e-mail.
• Approvvigionamento idrico, copertura rete cellulare
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Per ogni escursione che prevede trasporto con mezzi pubblici, pernottamenti e/o
ristorazioni, assicurazioni straordinarie ecc., sarà stabilita una quota gita che dovrà
ordinariamente coprire le spese correnti per la singola manifestazione. La quota sarà
differente tra Soci e Non Soci, avvantaggiando i Soci.
Per le escursioni il cui trasferimento è previsto con l’uso di autovetture private:
le spese sostenute dal proprietario del mezzo saranno ripartite con i singoli partecipanti
che vi trovano passaggio;
resta esclusa ogni e qualsiasi responsabilità del proprietario del mezzo, della Sezione,
dell’Organizzazione e Direzione per eventuali incidenti che dovessero verificarsi durante il
percorso, intendendosi l’escursione iniziata e conclusa nel momento in cui si abbandona e
si riprende il mezzo.
Art. 5 - Ammissione dei partecipanti
Le escursioni organizzate dalla Sezione di Rovato del CAI, sono principalmente rivolte ai
propri Soci. Possono partecipare anche Soci di altre Sezioni e Non Soci (questi ultimi solo
per escursioni di tipo “T” e “E”) presentati da un socio della Sezione di Rovato, purché ne
facciano richiesta nominativa in tempo utile e ne ottengano l’autorizzazione esclusiva e
insindacabile del Direttore di Escursione.
Le iscrizioni vanno effettuate presso la sede della Sezione, entro le ore 22,30 del venerdì
precedente alla gita, se questa è di un giorno. Per le gite di due o più giorni andranno
effettuate una settimana prima dello svolgimento della gita.
Tutti i partecipanti, al momento dell’iscrizione alla gita, dichiarano di conoscere il presente
Regolamento e di accettarlo in tutte le sue parti.
I “Non Soci” che intendono partecipare alle escursioni dovranno obbligatoriamente
sottoscrivere l’assicurazione specifica che copra la loro attività durante l’escursione, sia con
la polizza Infortuni che, se necessario, con quella per il Soccorso Alpino. I Soci non in
regola con il versamento della quota di tesseramento per l’anno in corso saranno
considerati Non Soci, con tutte le limitazioni a essi applicate.
Chi aderisce alle escursioni dichiara di essere cosciente dell’impegno fisico e dei rischi
che l’escursione comporta. Di esserne quindi consapevole che per partecipare è
necessaria adeguata capacità e preparazione fisica nonché idonea attrezzatura e
equipaggiamento.
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L’adesione all’escursione deve essere approvata insindacabilmente dal Direttore di
Escursione.
Alle escursioni che presentano particolari difficoltà possono partecipare solo coloro che a
giudizio insindacabile del Direttore di Escursione abbiano dimostrato nelle uscite
precedenti di possedere i requisiti minimi indispensabili per affrontare in sicurezza il
percorso in programma.
Il partecipante affetto da particolari problemi medici o patologie quali allergie, problemi
cardiaci, respiratori, ortopedici, e metabolici (es. diabete ecc.) è obbligato a farlo presente
al Direttore nel momento dell’iscrizione. E’ inoltre obbligato a avere con sé i dispositivi
medici necessari a affrontare le proprie patologie. E’ discrezione del Direttore di
Escursione, tenuto conto della difficoltà della gita, dell’età del partecipante o altri
elementi rilevanti richiedere certificazione medica scritta di idoneità fisica all’attività
escursionistica alla quale intende partecipare.
I minori di quattordici anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da un
genitore/familiare. Per i minori di diciotto anni si richiede l’autorizzazione sottoscritta da
un genitore o da chi ne esercita la potestà parentale.
Art. 6 - Svolgimento dell’escursione
Il ritrovo e la partenza avviene con qualunque tempo meteorologico, salva
comunicazione contraria fatta agli iscritti. I ritardatari non saranno aspettati, ne avranno
rimborsi sulle quote pagate.
Al Direttore di Escursione spetta esclusivamente ogni decisione in merito allo svolgimento
dell’escursione, anche in maniera difforme al programma stabilito in origine, qualora
necessario. In particolare può variare il percorso programmato o addirittura annullare
l’escursione qualora le condizioni dei partecipanti, quelle atmosferiche o del percorso
stesso non fossero da lui ritenute favorevoli.
L’escursione ha inizio e termine nelle località definite sulla locandina. Alla partenza, il
Direttore e gli eventuali Vice Direttori si qualificano, controllano l’elenco dei partecipanti,
verificano che tutti (pena l’esclusione) siano in possesso di abbigliamento e attrezzatura
prescritti nella locandina.
Il Direttore, a seconda delle necessità, effettua un briefing prima della partenza in cui
fornisce le indicazioni più importanti sulle caratteristiche dell’escursione (percorso, tempi,
difficoltà).
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Non sono consentite deviazioni dai percorsi programmati se non espressamente
autorizzati dal Direttore di Escursione. Eventuali richieste in tal senso potranno essere
accettate dal Direttore di Escursione solo se gli interessati sono considerati autosufficienti
e in tal caso il Direttore stesso sarà sollevato da ogni responsabilità. Nel caso in cui uno o
più partecipanti decidano di loro iniziativa, senza avvertire il Direttore di Escursione, di
variare il percorso prestabilito saranno considerati automaticamente fuori dal gruppo e
quindi non più partecipanti alla gita.
Il presente Regolamento potrà essere consultato:
• Nel sito della Sezione, dove sarà possibile scaricarlo,
• Nella bacheca della sede della Sezione.
Il Presidente della Sezione
Fabrizio Brescianini
Il Consiglio Direttivo
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Allegato “A”: SCALA DELLE DIFFICOLTÀ ESCURSIONISTICHE
Stabilire il grado di difficoltà di un percorso escursionistico secondo criteri oggettivi è
impossibile. Ogni persona percepisce le difficoltà sulla base delle proprie esperienze,
dei propri limiti, delle sensazioni e delle reazioni psicologiche. Il Club Alpino Italiano
ha adottato, a livello nazionale, una scala per distinguere le difficoltà escursionistiche
degli itinerari, che esprime una valutazione sul grado di difficoltà. Questa scala tiene
conto di tre parametri oggettivi fondamentali: il dislivello, la distanza planimetrica, la
segnaletica del percorso.
T = turistico
Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non
pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m
e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa
conoscenza dell’ambiente montano e preparazione fisica alla camminata.
E = escursionistico
Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in
terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Possono esservi
brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di
caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su
terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate.
Possono svolgersi anche su pendii ripidi, con i tratti esposti in genere protetti
(barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o
tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi)
che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbracatura, set da
ferrata, ecc.). Per questa tipologia di itinerari occorrono un certo senso di
orientamento, una certa esperienza e conoscenza del territorio montano, allenamento
alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.
EE = per escursionisti esperti
Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni
particolari: sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di
erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote
relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di
riferimento, ecc.). Tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie
ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su
ghiacciaio, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro
attraversamento richiederebbe l’uso della corda, ramponi e piccozza e la conoscenza
delle relative manovre di assicurazione). Per questa tipologia di itinerari occorrono
esperienza di montagna, buona conoscenza dell’ambiente montano, passo sicuro,
assenza di vertigini, equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati.
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EEA = per escursionisti esperti con attrezzatura
Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l’uso dei dispositivi di
autoassicurazione omologati (imbracatura e set da ferrata) e di equipaggiamento di
protezione personale (casco omologato, guanti). È necessario saper utilizzare in
sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e
all’ambiente alpinistico.
CLASSIFICAZIONE FERRATE
EEA – F ( ferrata Facile)
Sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Tracciato
molto protetto, con buone segnalazioni, dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo o
catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza.
EEA – PD ( ferrata Poco Difficile)
Ferrata con uno sviluppo contenuto e poco esposta. Il tracciato è di solito articolato con
canali, camini e qualche breve tratto verticale, facilitato da infissi come catene, cavi, pioli o
anche scale metalliche.
EEA – D ( ferrata Difficile)
Ferrata di un certo sviluppo che richiede una buona preparazione fisica e una buona
tecnica. Il tracciato è spesso verticale e in alcuni casi supera anche qualche breve
strapiombo, molto articolato, con lunghi tratti di esposizione; attrezzato con funi metalliche e/