Tra fiori e leggende con i Barcaioli del Mincio – di Emanuele

Esiste un posto, proprio qui in Lombardia, che in un attimo ti catapulta in una terra asiatica, un’immensa riserva protetta con interessanti biodiversità e per l’importante presenza di una specie vegetale che non ha pari nel panorama locale.

La zona di cui parlo è circoscritta nella Riserva naturale delle Valli del Mincio, e precisamente nelle acque che circondano la città dei Gonzaga, Mantova.

Ma andiamo con ordine.

Il nostro gruppetto CAI, all’alba del 4 agosto 2024 e non prima di aver messo una borraccia fresca nello zainetto, parte alla volta di Curtatone (frazione le Grazie), in una tiepida mattina neanche tanto trafficata ed anzi, parecchio scorrevole.

Ricca di storia soprattutto per la prima guerra d’indipendenza del 1848, Curtatone è anche famosa per essere la città dei Madonnari, dove annualmente si riuniscono per devozione ed arte proprio davanti il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie.

Esattamente dietro questo Santuario esiste poi un piccolo parco, ben curato, che dà sul fiume Mincio, e dove da qui partono le imbarcazioni che accompagnano i turisti in un dei luoghi più suggestivi del mantovano, ricco di una flora acquatica che farebbe invidia al giardino del Re: la Nelumbo Nucifera, i fiori dei loti.

Ettore ci racconta delle foglie di loto

Il nostro Cicerone, il signor Ettore Mantovanelli, è un esperto di questo territorio (ma è anche un gran cantastorie aggiungo), e guidando la scialuppa della società dei Barcaioli del Mincio ci ha portato all’interno dei canali fluviali di questo fiume, che da giugno ad agosto si riempie di grandi foglie vellutate e di splendidi fiori di loto nelle più variopinte tonalità di rosa.

Ci ha narrato della storica presenza di questo fiore qui a Mantova, passando tra antiche leggende di amori (finiti male) a storiche argomentazioni che ne vedono l’introduzione grazie ad Anna Maria Pellegreffi, una botanica d’altri tempi, che qui la introdusse per esportazione nel lontano 1921, pensando di ricavarne farine alimentari.

Le zone navigate si sviluppano tra i confini del Vietnam e della Cambogia, o almeno così Ettore ci raccontava scherzandoci sopra, ma che in realtà resta esattamente a ovest della città di Mantova, sul lago superiore, e tra le paludose vie del Mincio.

Ci sarebbe tanto da scrivere su questo posto, ma è bene levigare solo poche parole e lasciare spazio alle immagini rubate a questa natura che si descrivono da sole.

Al termine di questa esperienza, i baldi giovani del CAI di Rovato e Chiari, hanno poi allungato la loro gita a Borghetto, uno dei borghi più belli d’Italia, frazione di Valeggio sul Mincio.

Piccola escursione sul Castello Scaligero ed il Ponte Visconteo, una visita mancata alla Villa del nostro direttore di escursione (o meglio, millantava proprietà su Villa Meriggio) e poi via, di ritorno a casa in questa assolata domenica di agosto.

Emanuele_04/ago/2024